La Casa di Caidate ha compiuto 70 anni

Nel 2019 appena concluso, la Casa di Caidate ha celebrato il suoi 70 anni di vita e di storia a servizio della persona. L’attività è iniziata nel 1949 dalla Ca’ Taverna di Albizzate, con un trasferimento di parte dei suoi anziani per un migliore svolgimento di vita. Si susseguirono vari direttori che nel trascorso degli anni hanno traghettato la Comunità e la grande famiglia del s. Gaetano fino ai giorni nostri. L’ultimo è stato don Franco Berlusconi, fino all’attuale don Danilo Priante che ha visto l’unione anche con la Casa di Castano Primo, per l’aspetto di direzione. Attualmente oltre al Superiore, compongono la Comunità il decano Don Tonino Gridelli, l’emerito infermiere Fr. Serafino, l’economo Don Domenico, l’OSS Fr. Ivano, Fr. Egidio e l’animatore spirituale Don Silvio. Va sottolineata la presenza ormai imprescindibile dei laici tra cui l’amministratore Marco Petrillo, il responsabile sanitario dott. Daniele Bianchi e il coordinatore Bratu Daniel, con tutto il grande gruppo del personale per i vari servizi e attività della casa.
Si è voluto distinguere questo anniversario della Casa con alcuni lavori di manutenzione importante, come il cambio degli infissi e la tinteggiatura dell’esterno della casa stessa ed altri particolari minori. Speciale attenzione è stata data alla ristrutturazione della Cappella interna cambiando l’altare, l’ambone, la sede in marmo piuttosto che in legno e ritoccando il crocefisso e il tabernacolo per una maggiore centralità. A coronare il tutto, lunedì 23 dicembre, è giunto il nostro Arcivescovo Mons. Mario Delpini che ci ha onorato della sua presenza e ha presieduto l’Eucarestia con la nostra équipe provinciale e i sacerdoti della nostra comunità pastorale. Erano presenti i nostri anziani e parecchia gente del circondario, compreso il sindaco. Data la circostanza si sono festeggiati anche i 105 anni della “governante dei genitori” del nostro arcivescovo presente già nella nostra struttura. Tutto in clima natalizio di serenità e pace. Resta solo da augurarci, come abbiamo messo nel numero speciale della nostra rivista di Casa, che il Fondatore continui a benedire quest’opera iniziata tanti anni or sono, con il contributo speciale di generosi e validi confratelli che hanno profuso tante fatiche ed energie perché la carità fosse espressa e vissuta nel migliore dei modi specialmente verso le persone anziane che sono ospitate in questa casa di Provvidenza.