21 settembre,
in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale dell’Alzheimer. Un appuntamento che invita i grandi e le persone “comuni” a porre l’attenzione su una malattia tanto invasiva quanto sconosciuta ai più. Ma c’è anche chi la guarda negli occhi ogni giorno: i familiari, gli operatori e tante persone che gravitano attorno a realtà simili alla nostra RSA.
La prima funzione che questo morbo colpisce è la memoria… la persona anziana inizia a scordare azioni, luoghi o intenti. Ed ecco che le persone più prossime iniziano a ricordare per lei, per lui. Diventano una presenza che colma quel vuoto lasciato da quel pensiero scappato lontano.
Per essere idealmente vicini a tutte le persone che vivono questa condizione e ai loro familiari, abbiamo deciso di essere memoria. Come? Raccogliendo vecchie foto, ricordi lontani, che sospesi in aria possono figurativamente volare accanto a quelle persone che non ricordano più.
È bastato un semplice volantino e familiari, volontari e gli anziani stessi che sono istituzionalizzati ci hanno prestato i loro ricordi. La scuola, il lavoro, il matrimonio… la realizzazione è stata corale e non smette di suscitare emozioni in chi, per diversi motivi, varca l’ingresso della nostra Casa.
Essere pensiero, memoria è bello ma ancor di più è essere presenza. L’invito che facciamo a tutti è quello di essere prossimi a tutte le persone che nelle RSA o a domicilio, vivono questa malattia che cambia le vite.
Molte volte essere una presenza significativa è anche solo prendere una sedia, guardare negli occhi la persona anziana e tenendole la mano ascoltare quanto ci vuole comunicare…
Se una volta letto questo breve scritto non lo ricordi più, non ti preoccupare ci siamo noi a far memoria con e per te!
