GIORNATA MONDIALE DELL’ALZHEIMER – insieme non si dimentica

Come RSA anche quest’anno siamo a celebrare con tutta la comunità del San Gaetano la Giornata Mondiale dell’Alzheimer. Come? Attraverso piccoli gesti che aiutano a portare il focus sulle persone che convivono con la demenza. Gli operatori portano il fiocchetto viola – simbolo dell’evento, nella sala “accoglienza familiari” ci sono materiali informativi e un piccolo bigliettino di ringraziamento per la loro preziosa presenza. Bello anche il momento inclusivo condotto da don Franco dove si è avuto spazio per riflessioni importanti e attimi ludici. E con un respiro più ampio è in fase di realizzazione il giardino d’inverno che accoglierà anche il treno virtuale, a vantaggio delle persone che sono accolte nel reparto protetto.

Quanto é bello in questa giornata così speciale ricordare che: le persone CONVIVONO con la demenza e non HANNO. Sottigliezza che permette di non confondere la Persona con la malattia quando diventa così facile lasciarle il sopravvento.  Ma perché celebrare una giornata? Perché dedicare una ricorrenza mondiale?

La Giornata Mondiale Alzheimer, istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Alzheimer’s Disease International (ADI), si celebra il 21 settembre in tutto il mondo. Testimonia la crescita di un movimento internazionale che vuole creare una coscienza pubblica sugli enormi problemi provocati da questa malattia. E ogni anno riunisce in tutto il mondo malati, familiari e associazioni Alzheimer.

I malati di Alzheimer e di altre demenze sono oggi stimati 36 milioni nel mondo, un milione nel nostro Paese, numeri destinati ad aumentare drammaticamente nel giro di pochi anni.

Il morbo è la forma più comune di demenza senile, caratterizzata da un progressivo declino della memoria e di altre funzioni cognitive, uno stato provocato da una alterazione delle funzioni cerebrali che implica serie difficoltà per il paziente nel condurre le normali attività quotidiane.

Di fronte a questa emergenza sanitaria famiglie, medici, ricercatori, associazioni Alzheimer e istituzioni sanitarie sono chiamati ad agire insieme per dare risposte concrete ai bisogni dei malati e dei loro familiari.

Insieme non si dimentica