I nostri fiori per la Giornata Mondiale dell’Alzheimer

MUSICA E COLORE

I nostri fiori per la giornata mondiale dell’Alzheimer

 

Aspettiamo tutti la primavera la stagione dei colori, dei profumi e della musica della natura. La aspettiamo come momento per goderci il giardino in compagnia dei nostri cari.

Quest’anno all’arrivo della bella stagione il velo scuro della pandemia era sceso sul nostro cuore, le giornate interminabili in attesa di buone notizie, mesi duri più di quelli invernali….cosa potevamo fare?

 

L’idea è stata quella di prendere una passione personale, quella di colorare immagini floreali, e renderla patrimonio di tutti.

 

Non immaginate disegni semplici o per bambini, pensate a vere e proprie opere d’arte da poter rendere vive attraverso il colore. Tutti i fiori di quella primavera che non potevamo vivere se non dalla finestra erano li sul foglio…a disposizione.

 

Ho cominciato con un piccolo gruppo di persone in un pomeriggio particolarmente malinconico come sottofondo musica rilassante ed allegra che spaziava dagli anni trenta fino agli anni cinquanta, musica allegra che ricordava l’infanzia, la casa e poi la giovinezza la primavera della vita.

 

Tanti fiori in bianco e nero, fiori disegnati a china a volte intrecci complicati, tanti pastelli di tutte le sfumature possibili e tutta la libertà di combinare i colori e le sfumature dicendo quello che il cuore e la mente a volte non trovano le parole per esprimere.

 

Al piccolo gruppo hanno cominciato ad unirsi altre persone, nei soggiorni di piano l’atmosfera è diventata sempre più rilassata e serena in quelle ore di piccoli e grandi “opere d’arte”. Nel periodo peggiore del COVID 19 era difficile reperire il materiale ma non ci siamo fermati, l’attività è davvero diventata il momento di tutti, alcuni colleghi hanno donato le matite che avevano a casa, altri i libri da colorare e le adesioni da parte dei nostri anziani aumentavano.

 

Hanno partecipato in tanti anche le persone più fragili,alcuni sceglievano i colori ed altri poi componevano il quadro per loro, altri invece hanno fatto di questo spazio una vera passione personale.

La richiesta di materiale si è estesa anche al tempo libero ed alcuni hanno voluto libri, pastelli e cartoncini con cui dilettarsi in autonomia.

 

L’esperienza continua tutt’ora e ne è nato un piccolo spazio espositivo semipermanente il “musica e colore”.

 

Ai più produttivi ho chiesto perché amano molto questa attività, le risposte più frequenti sono state

“Quando coloro i pensieri tristi svaniscono”

“Quando rivedrò i miei cari avrò qualcosa da mostrare”

“Sono bravo e non lo sapevo”

“Alla mia età…guarda cosa faccio…” e di seguito un sorriso carico di sole.

 

Si può dimenticare molto ma ciò che ci emoziona resta, anche quando tutto sembra passare.

 

Falconi Maria Silvia